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Un ecosistema virtuale, che simula quello reale, ci permette di percepire un mondo vivo, in movimento, che cambia, progredisce, ogni volta differente.

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Con il presente si vuole descrivere l’idea per la creazione di un modello informatico di un ecosistema fantasy.

 

L’utente potrà osservare le varie componenti del modello che interagiscono con l’ambiente virtuale. Sarà implementato un nuovo regno, quello magico, oltre ai tre naturali, vegetale, minerale, animale. La fase iniziale prevede che l’utente sia un mero spettatore, man mano che saranno implementate le regole all'interno della simulazione, si potrà prevedere un possibile sviluppo ludico. Nella maggior parte dei videogiochi, le creature si limitano infatti a stazionare, nell'attesa che il giocatore interagisca con loro, questa interazione tra giocatore e creatura prevede nella maggior parte delle volte l’uccisione virtuale di quella creatura. La sfida è quella di costruire un mondo virtuale autosufficiente, dove le creature, e i vari elementi di questa simulazione interagiscono tra di loro, in maniera autonoma.

 

Percepire la bellezza attorno a sé, è base necessaria alla vita. Il cervello è predisposto in natura per riconoscere gli schemi, la simmetria, per motivare la sopravvivenza della specie. Ciò che è ripetitivo, uguale a sé stesso, annoia e svilisce. Il gioco o la simulazione, deve essere stimolo per la mente, il giocatore deve rimanere sorpreso. Un ecosistema virtuale, che simula quello reale, ci permette di percepire un mondo vivo, in movimento, che cambia, progredisce, ogni volta differente.

 

Come in un acquario casalingo, dove coloratissimi pesci ci tengono compagnia, avremo a disposizione su uno schermo di un computer una sorta di acquario virtuale, ma con creature fantasy che interagiscono tra di loro. Potremo vedere un unicorno inseguito da un grifone, o un ragno tessere la sua tela, un coboldo andare a caccia, o dei piccolo conigli che cercano un po di erba. Gli animali potranno morire, avere figli, evolversi in altre creature, modificarsi geneticamente o per via magica, nutrirsi. Avremo anche insetti, fiori, piante e funghi magici. Ogni opzione sarà discussa e ponderata, per trovare (se possibile) la soluzione migliore, affinché ogni componente del nostro ecosistema fantasy possa svilupparsi e progredire.

 

Le creature e l’ambiente che andremo a discutere, saranno quelle facenti parte dell’immaginario collettivo, delle fiabe e dal fantasy classico e della mitologia. L’utente potrà riconoscere immediatamente il mondo che sarà rappresentato. Un unicorno sarà un unicorno e uno gnomo sarà uno gnomo.

 

Non essendo io stesso un programmatore, con il presente, vorrei incuriosire eventuali persone competenti affinché prendano spunto per l’eventuale realizzazione di questa idea.

 

Se l’idea ti piace e hai suggerimenti o vorresti collaborare al progetto, puoi contattarmi alla mail che trovi qui sotto

 

Grazie

 

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